Blog turismo: storie e identità
Definire il punto di vista e la caratterizzazione
È una regola della buona comunicazione, non solo sul web: si comunica bene se si ha un’identità precisa. Una località per essere promossa deve avere un’identità e questa identità è scritta nella storia, ma anche nelle storie che si sono raccontate su (in) quella località. Cioè, ci sono degli avvenimenti che definiscono quella località e ne possono segnare l’identità. Da poco c’è stato l’anniversario della battaglia di Waterloo e nei dintorni di Bruxelles si sono svolte rievocazioni, ricostruzioni storiche e tutto quanto può servire per promuovere la località. E poi si è detto che questa battaglia segna l’identità belga, prima inesistente e quindi su un fatto storico si costruisce un’identità e un’immagine. E una località priva di qualsivoglia attrattiva, diventa un luogo di turismo. Così è per il turismo in Normandia, che dello sbarco ha fatto un business, o di altre località in cui è accaduto qualcosa che ha colpito l’immaginario.
Il web deve saper raccontare tutto questo, giocando sulle sue potenzialità, e quindi sviluppando almeno quelle qualità di ipertestualità e di interazione che lo caratterizzano. Abbiamo detto nel post precedente che i siti web spesso non riescono a fare questo lavoro. E i blog?
Le storie e il territorio
Ma questo è solo un aspetto, un secondo, che sul web può trovare la sua massima applicazione, è la proposta delle storie raccontate su uno specifico luogo. In un blog che ho curato per un certo tempo, ho cercato di lavorare su questo tema: narrare un posto attraverso gli scrittori, i poeti, i musicisti che ne hanno parlato. O meglio, attraverso le opere di questi artisti. E ho cercato di trovare il punto di vista da utilizzare per questo (per capire leggi il mio post sulla Puglia).
Così Napoli è la città del teatro, perché teatralmente è stata narrata, perché è un luogo narrato e cantato come rappresentazione. La Sicilia è invece terra del cinema: decine di diversi registi, venuti da tutta Italia, hanno descritto l’isola, dal genovese Germi (divorzio all’italiana) al ferrarese Antonioni (L’Avventura), dal milanese Visconti (La Terra Trema, il Gattopardo) al romano Rossellini (Stromboli terra di Dio) al napoletano Francesco Rosi (Il bandito Giuliano). Questo aspetto, assolutamente unico nel panorama italiano, di una terra così cinematografica, definisce l’isola e ne segna l’identità. Il web sa raccogliere queste informazioni? Le sa trasmettere? Le sa organizzare in modo da fornire non solo una chiave di lettura, ma anche un contributo di riflessione? Le potenzialità del web sono enormi eppure i siti – anche quelli di promozione turistica – si assomigliano tutti e sono spesso, troppo spesso, deludenti.
Siti che parlano di storie
Dunque? Chi conosce siti web di promozione del territorio che sappiano raccontarlo davvero? Che sappiano dire, narrare, emozionare? E blog turistici con questa vocazione? Attendo indicazioni, voglio essere smentito, voglio capire chi fa cose che stupiscono. E non le solite quattro indicazioni stanche.