Scrivere online: per la storia partiamo dalla trama
Partiamo dalla trama: come scrivere online una storia di tipo aziendale
Quando vogliamo scrivere una storia online, e parliamo di post per il corporate blog, dobbiamo pensare a tante cose: che problema vogliamo affrontare, chi sono i personaggi, qual è il tema/chiave da affrontare. Ma dobbiamo anche decidere che tipologia di trama vogliamo scegliere. Esistono delle trame ricorrenti e un bravo copywriter deve sceglierne una.
Le trame più classiche sono quattro:
- Epica: eroe in ricerca, che deve superare difficoltà per compiere la sua impresa
- Dramma: vittime che combattono contro le sfortune fino al finale: vivere o morire
- Melodramma: eroi diventati vittime o vittime che diventano eroi: riportare le cose allo stato iniziale
- Commedia: protagonisti che con astuzia, garbo, intelligenza raggiungono i loro obiettivi
Sembra complicato, ma in realtà, con un po’ di applicazione e di pratica, si può lavorare a un buon risultato. Scrivere una storia on line non è una passeggiata, ma si può fare.
Proviamo a declinare storie aziendali secondo i modelli di trama brevemente descritti e vediamo che esce.
Una storia epica: Bill Gates e la fondazione della Microsoft
Le società dell’informatica e del web si prestano all’epica: se dovessi scegliere di scrivere una trama per una storia on line di una web house, sceglierei l’epica, perché c’è bisogno di personaggi che incarnano l’eroe, perché si tratta di storie aziendali nuove, mai affrontate prima, perché si tratta sempre di storie di fondazioni, e l’epica è perfetta. Vediamo quindi la storia di Bill Gates. (con informazioni tratte da Wikipedia)
Nel 1968 (quando i giovani di tutto il mondo scoprivano la ribellione e la politica) Bill Gates, giovanissimo liceale, scoprì il computer, e avrebbe fatto più lui per cambiare il mondo, di quello che fecero i suoi coetanei con la contestazione.
Bill era di ottima famiglia, il padre grande avvocato e la madre docente universitaria, avevano immaginato per il figlio una carriera nel campo della legge. Ma nella scuola dove Gates fu iscritto c’era un computer, cosa rara e preziosa a quei tempi, e il giovanissimo studente, trascurando studi e ricerche scolastiche, fu immediatamente affascinato dalle potenzialità di questo strumento. Si impegnò tanto, insieme a un gruppo di coetanei, che sarebbero poi diventati la sua prima squadra in Microsoft, che consumarono presto tutto il tempo che la scuola aveva previsto per l’uso del calcolatore, come si chiamava allora. L’amore era nato e non sarebbe stato possibile farlo dimenticare. Eppure i genitori ci provarono, a indirizzarlo lontano da un’attività così poco vicina alle loro prospettive e lo fecero iscrivere a Harvard, la più prestigiosa università per il diritto e l’economia: quello era il destino a cui era indirizzato. Ma non quello a cui era vocato, e presto, lo svogliato studente, riprese i contatti con i suoi compagni di scuola e con loro affrontò la sfida di un’impresa informatica. Le difficoltà furono grandi, un gruppo di giovanissimi alle prese con un mercato in cui dominava Big Blue, la potentissima IBM, regina dell’informatica per ufficio, che deteneva quasi l’80% di quota mondiale dei grandi computer. Ma non era nei grandi computer il futuro, e Bill lo aveva capito. Dopo una serie di modesti successi e dopo aver portato a Seattle la sua piccola impresa di 16 dipendenti, fornì proprio all’IBM il sistema operativo per i primi personal computer della grande azienda, un sistema operativo che l’IBM non aveva voluto sviluppare in proprio, perché si era impegnato in questo mercato senza crederci. Fu così che nacque l’Ms-Dos, cioè il sistema operativo su disco della piccola Microsoft. Nessuno a quel punto immaginava quello che sarebbe accaduto, non che l’IBM di lì a qualche decennio avrebbe ceduto il settore pc ai cinesi, né che la Microsoft sarebbe diventata la più grande azienda del mondo nell’informatica e Bill Gates l’uomo più ricco del mondo. E questo perché il giovanissimo studente, con un pugno di amici, aveva saputo sfidare le convenzioni, la volontà dei genitori, la difficoltà di un mercato che sembrava bloccato. E perché sulla sua strada aveva trovato un oggetto allora mitico e inavvicinabile, un grande computer che aveva sfidato e che aveva vinto.
Ecco la nostra storia epica. A me, Bill Gates e il suo Ms-Dos non è simpaticissimo, ma se mi avesse chiamato a scrivere la sua storia, così l’avrei impostata.
Spero di aver spiegato come scrivere online una storia partendo dalla trama. Per gli altri tre esempi di trama rimando a un prossimo post, in cui parlerò di tre casi di successo: la Fiat di Marchionne un dramma, la caduta e la rinascita di Dubcek, politico cecoslovacco un melodramma, e la commedia di Mirò. Ebbene sì, sfidando ridicolo e critiche, parlerò di noi. Ma nessuno inizi a spararmi addosso: è una commedia, e quindi qualche esagerazione ci sta.